Borri Books - qui troverete il libri della casa editrice peacock
Buon viaggio.........Stazione Termini Roma.
LE ORIGINI
La sera del 29 giugno 1967, mentre la città ancora festeggiava i santi patroni Pietro e Paolo, un terribile incendio distrusse la Stazione Termini di Roma. Il rogo divampò per giorni e tutti gli esercizi commerciali, allora ubicati nella galleria sotterranea, vennero ridotti in cenere. Il grande magazzino di 2.800 metri quadri che Antonio Borri gestiva fin dal 1950, era un punto di riferimento sicuro per i passeggeri in transito dalla Capitale, ma anche per tanti romani che vi potevano trovare ogni genere di articoli: dai prodotti di ferramenta agli abiti firmati, dai cristalli di Boemia alle borse di alta moda, dalle macchine fotografiche agli articoli per la casa, dai giocattoli alle prime radio a transistor di quegli anni. Una sorta di centro commerciale dove erano impiegati più di cento dipendenti, che da un giorno all'altro, una volta spente le fiamme, si ritrovarono senza lavoro e senza reddito.
LA RINASCITA
Fu il figlio di Antonio, Paolo, allora poco più che trentenne, a trovare il coraggio e la forza di ricominciare. Con le proprie risorse liquidò i fornitori e pagò gli stipendi ai dipendenti, e con la merce scampata al rogo organizzò una vendita straordinaria nella galleria al piano superiore della stazione, utilizzando rudimentali casse di legno e reti metalliche per delimitare gli spazi. Una straordinaria opera di ricostruzione che, grazie all'attenzione dei media, mobilitò i cittadini romani, accorsi a offrire la propria solidarietà attraverso l'acquisto di un oggetto. Fu l'inizio della rinascita. Nel giro di pochi anni, quelle rivendite improvvisate diventarono dei veri e propri esercizi commerciali, riportando in vita l'antica attività di famiglia. Non più un unico grande magazzino, ma una decina di negozi specializzati che occupavano la quasi totalità della galleria della stazione. Erano gli anni Settanta, la Stazione Termini si avviava a diventare uno degli scali più importanti d'Europa. Ma la trasformazione non era finita.
NASCE LA BORRI BOOKS
Aprire una libreria negli anni Novanta significava andare controcorrente. Le librerie storiche del centro di Roma lasciavano il posto alle jeanserie e ai negozi di abbigliamento, molti punti vendita di quartiere erano costretti a chiudere i battenti. Paolo Borri, grande amante dei libri e della lettura, decise di fare il percorso inverso. Lasciò le attività commerciali tradizionali e investì tutte le sue energie nell'apertura di una grande libreria all'interno di Termini. Era un fatto in qualche modo rivoluzionario, in un'epoca nella quale in una stazione ferroviaria si poteva a malapena acquistare, accanto a giornali, fumetti e parole crociate, qualche libro giallo e romanzi rosa in edizione economica. Nacque così la libreria Borri Books, che adottò, prima fra tutte, un modello di esposizione dei volumi che stimolava la curiosità e favoriva il contatto diretto tra i lettori e i libri, senza l'intermediazione del libraio. Erano sempre più i clienti che si fermavano a guardare, toccare, sfogliare, leggere e scegliere i titoli da acquistare in totale libertà ed autonomia. Un'intuizione destinata ad avere successo, poi presa a modello da tutte le grandi librerie italiane.
LA TECA DI CRISTALLO
Nonostante lo scetticismo iniziale, la svolta impressa da Paolo all'attività di famiglia risultò vincente e la Borri Books divenne un approdo sicuro non solo per i tanti viaggiatori che partivano o arrivavano a Termini, ma anche per i lettori romani che potevano contare, in pieno centro, su uno dei più forniti cataloghi di libri della città. Era giunto il momento di compiere un altro passo. Nel 2000, il Commendatore, come ormai tutti chiamavano Paolo, trasferì i suoi libri nella nuova sede, un'avveniristica teca di cristallo disegnata da Pierluigi Cerri, uno dei più grandi architetti italiani, collocata nell'atrio di ingresso della Stazione Termini. Non solo una libreria, ma, secondo la visione di Paolo, un polo culturale ricco di eventi, dove i lettori potevano incontrare e dialogare con i propri scrittori preferiti. E quando anche questo spazio risultò insufficiente, si rimise mano ai disegni per sopraelevare la struttura con un terzo piano. Stava per nascere la più grande libreria indipendente d'Italia, con 130.000 titoli disposti su 1.600 metri quadrati. Era il febbraio 2005 e tutto era pronto per l'inaugurazione, ma Paolo non fece in tempo a vedere realizzato il suo ultimo progetto.
UNA LIBRERIA AL FEMMINILE
Con la prematura scomparsa del Commendatore, toccò alle figlie Priscilla, Sabina e Pamela proseguire il percorso intrapreso dal padre. Le tre sorelle lasciarono le proprie rispettive occupazioni per dedicarsi a tempo pieno all'attività di famiglia, accomunate dalla stessa passione per i libri, per l'arte e per la cultura. Ognuna con il proprio ruolo e con le proprie competenze, diedero un nuovo impulso all'avventura imprenditoriale iniziata oltre mezzo secolo prima. Sotto la loro guida - e grazie alle solide fondamenta gettate da Paolo - la Borri Books diventò nel giro di pochi anni una vera oasi culturale al centro di Roma, aperta dall'alba alla notte per 365 giorni all'anno, dove acquistare libri, giochi, regali, accessori e prodotti di cartoleria, dove è possibile incontrare il proprio autore preferito, partecipare a reading e ad altri eventi letterari..
Fonte:
https://www.borribooks.com/pagina/chi-siamo